Proposta indecente alla stazione di Firenze.

Questo racconto non è di fantasia ma reale, spero vi piaccia.


Un giorno di settembre mi capitò un cosa che avevo sempre fantasticato ma che per un motivo o per un altro non avevo mai concretizzato.
Stavo alla stazione di Firenze aspettando il mio treno per Napoli quando mi si avvicinò un lavoratore della stazione che avevo visto già girarmi intorno sin da quando ero entrato in stazione. Era una persona molto distinta , più grande di me, che da un momento all'altro, avrebbe attaccato bottone con me, ma aspettava che io finissi di leccare il mio cono gelato che avevo scelto per pranzo; e fu così che appena terminato, iniziò a parlarmi del più e del meno. Dopo un po' mi disse che mi trovava intrigante e attraente e mi chiese, se come si dice a Napoli " c'era trippa per gatti ". Io li li su due piedi feci un po' il vago non tanto per la richiesta ma per il luogo e la situazione , che per me erano inconsuete fino ad allora, quasi da film erotico hahaha. Lui con molta naturalezza mi disse di stare tranquillo e di essere chiaro se le attenzioni di un uomo mi potevano interessare, e io a quel punto gli risposi di essere bsex ma ero un po' interdetto per la situazione. Lui aggiunse di stare sereno e di seguirlo perché doveva prendere una borsa. Nel tragitto mi fece delle domande molto più spinte per capire che cosa mi piaceva; del tipo se ero passivo o attivo , se avevo mai fatto pompino o preso di dietro ecc. Quando gli risposi di essere bsex passivo , gli brillarono gli occhi; in quel momento mi fece la proposta, indecente, di uno scambio di pompino nel bagno della stazione. Io rimasi un po' spiazzato, forse o per incoscienza o per eccitazione, acconsentii.
Entrammo nel bagno, prima lui poi io dopo poco . Una volta chiusa la porta mi slacciò i pantaloni, lo prese tra le mani, e poi subito in bocca. Mentre con una mano palpava il mio sedere con l'altra le palle e il mio pene gli entrava e usciva dalla bocca con un ritorno sempre crescente fino a quando non sborrai soddisfatto per terra. Dopo allo stesso modo mi abbassai e presi il suo pene dalle mutande visto che si era già portato avanti; questa volto io gli presi il pene tra le mani testandone la turgidità e poi lo portai dritto alla bocca incominciando ad andare su e giù, lungo l'asta muovendo la mia lingua mentre ero verso la cappella , lui verso la fine mi prese le mani e me le portò dietro di lui e incomincio lui stesso a darmi il ritmo spingendomi con le sue mani dietro la testa fin quando mi avvisò che stava arrivando e una volta staccatomi lo feci venire anche lui a terra. Una volta ricomposti uscimmo prima uno e poi l'altro; ci salutammo andando verso i rispettivi treni con nel cuore un esperienza incredibile ed eccitante. Che dirvi un esperienza che va provata almeno una volta nella vita.

Spero sia piaciuto 😉